Ricomincio da adesso
( Honnin-myo )
Riunione di discussione del 8 Settembre 2011
del gruppo "Ciliegi"
Da uno spunto di Arcangelo Biancucci
Questo argomento di discussione era venuto in mente a Gianluca in modo da poter approfondire e capire come affrontare attraverso la pratica buddista il parziale e umanamente comprensibile distacco dal giusto atteggiamento da tenere quando l’attività istituzionale, ovvero la recitazione e i meeting di gruppo, inevitabilmente nel mese di agosto vengono meno. Spesso, quando affrontiamo un periodo di vacanza, ci adagiamo su un riposo spirituale, anche se magari non manca il Daimoku, dovuto ad una vita sempre di corsa. Esiste un principio chiamato “Honnin-myo” che viene tradotto come “Ricomincio da adesso”, oltre che “vera causa” ( Responsabilità aggiungo io ) completata spesso da “Honga-myo” ovvero “Vero effetto”. Quando ci sentiamo soddisfatti o quando ci sentiamo in una condizione stabile ed agiata spesso rischiamo di convincerci che tutto rimarrà tale. Stiamo tradendo la nostra parte migliore, rischiamo spesso di dimenticarci che NON SARA’ COSI’ PER SEMPRE, ovvero stiamo tradendo quella parte del nostro io che sa che non potrà durare per sempre.
A volte ci troviamo in una condizione tale da pensare ; “ Ora sto bene, ora sono arrivato !” il tutto viene chiamato Honga-Myo, ovvero una catena che si interrompe, una palla ferma in mezzo al campo, l’aria ferma senza un alito di vento.
D'altro canto invece capita di pensare “ Non ce la faccio più, non vincerò mai!" Sia l'atteggiamento apparentemente positivo che quello negativo non sono altro che una serie di espressioni che si ripresentano ciclicamente nella nostra quotidianità. Entrambi i casi, sia le nostre insicurezze e le nostre paure, dall’altra la nostra sensazione di benessere, fanno si che ci possiamo dimenticare la nostra lotta quotidiana. E c’è un modo per non essere ingabbiati nella instabilità della vita, per non farci vincere dalle circostanze, per credere che non esistano limiti alla nostra felicità assoluta. Vivere ogni attimo sempre ! e pensando al futuro. Questo è lo spirito di Honnin-myo. Non fermarsi mai, rilanciare le nostre decisioni e il nostro desiderio di avere sempre un alto stato vitale e rendere le stesse decisioni sempre più forti. E’ l’ottimismo, lo spirito di Honnin-myo viene anche tradotto come “Lo spirito di alzarsi da soli” . Nichiren scrisse ; “ Dapprima solo Nichiren recitava Nam myoho renge kyo, poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. Questo accadrà anche in futuro” ( Gli scritti di N.D. Vol 4 p.229) Chiunque si sforzi per la propagazione del Buddismo, per la realizzazione della pace, sta vivendo lo spirito di Honnin-myo. E grazie all’impegno quotidiano per tutto ciò, possiamo trovare dentro di noi uno spirito, una tale forza che ci consenta di poter continuare a lottare anche per la nostra felicità assoluta. J. Toda spiegava Honnin-myo dicendo: “ Un leone non cerca mai compagni, non sa cos’è la solitudine, i compagni verranno a cercarlo”. Ciò non significa stare lontani dagli altri o vivere in solitudine, vuol dire decidere col proprio esempio nell’intento di far crescere le persone intorno a noi, senza voler sembrare dei re o delle regine che non agiscono al cospetto di chi gli sta attorno. Honnin-myo è un allenamento quotidiano alla felicità. Fa capire che la parola responsabilità non serve a riempirci la bocca del piatto che più ci piace. Responsabilità significa solitudine di fronte alle proprie miserie e coraggio perché diventino ricchezze. Quindi ricordiamoci sempre che attraverso la pratica corretta, ogni momento può essere un nuovo punto di partenza, il prima deve lasciare il passo al “Da adesso in poi”, non ha molta importanza come abbiamo vissuto fino ad oggi, quello che conta è ciò che decidiamo di fare da questo momento. E se ognuno si impegna in prima persona ad affrontare e combattere i propri momenti di stallo nella pratica, non potrà che vincere il trofeo più grande, la vera felicità.
Buon approfondimento.
Andrea Fantechi